Come la trasparenza e il racconto delle storie dei dipendenti costruiscono un brand forte, attirando così i giusti talenti.
Se fatto bene, l’employer branding può avere un impatto che va ben oltre la semplice attrazione di nuovi dipendenti. Esso contribuisce a creare una cultura aziendale forte e basata su valori condivisi, che a sua volta genera motivazione e fidelizzazione all’interno dell’organizzazione.
grafica e strategia
In un’epoca in cui la competizione per attrarre talenti è più viva che mai, il concetto di employer branding si sta rivelando fondamentale per le aziende italiane. Ma cosa significa davvero fare employer branding nel nostro contesto? Non si tratta solo di offrire uno stipendio competitivo o di avere una sede elegante. I talenti, oggi, cercano qualcosa di più: valori autentici, un ambiente di lavoro in cui possano crescere, e, soprattutto, una cultura aziendale basata sulla trasparenza, sulla condivisione e sulla capacità di raccontare storie.
Secondo la Randstad Employer Brand Research, l’attrattività di un’azienda non dipende solo dagli aspetti economici, ma anche dalla reputazione, dalla visione e dalla coerenza con i valori che dichiara di possedere. Le persone vogliono sentirsi parte di un progetto condiviso e di una realtà che sappia valorizzare il capitale umano, non come un numero ma come l’essenza stessa del proprio successo. Ed è qui che l’employer branding trova la sua più autentica definizione: creare valore umano per il brand.
La trasparenza come valore fondante
Viviamo in tempi in cui la trasparenza non è più un’opzione, ma una necessità. I potenziali dipendenti, così come i clienti, desiderano sapere cosa succede all’interno di un’azienda. Vogliono conoscere i processi, le sfide, i successi e anche le difficoltà. In questo senso, il valore della trasparenza va oltre le parole riportate sulla brochure aziendale o sul sito web. Deve essere incarnato nei comportamenti quotidiani, nelle azioni concrete e, soprattutto, nel modo in cui l’azienda comunica se stessa al mondo.
Creare contenuti che raccontano la verità dell’azienda diventa, quindi, un elemento fondamentale per costruire una relazione di fiducia con il pubblico. Mostrare il “dietro le quinte“, condividere le storie delle persone che lavorano in azienda e delle loro esperienze autentiche, aiuta non solo a migliorare la percezione del brand ma anche a creare un legame con chi condivide gli stessi valori. È proprio in questi momenti di autenticità che l’azienda riesce a comunicare il suo valore e la sua “umanità”.
Un esempio concreto di attività di employer branding che abbiamo realizzato riguarda una catena di locali di Milano per la quale abbiamo sviluppato una serie di contenuti che mostravano il backstage delle operazioni quotidiane: interviste ai dipendenti che raccontano la loro “giornata tipo”, la passione per il lavoro e cosa significasse far parte del team. Nel bene e nel male. Abbiamo creato video brevi e post sui social che raccontavano storie di crescita interna, momenti di formazione e l’atmosfera familiare che caratterizza i locali della catena. Il risultato è stato un aumento significativo dell’engagement sui social media e una percezione più positiva del brand, non solo tra i potenziali dipendenti ma anche tra i clienti abituali.
Condivisione e costruzione di un team coeso
Ma l’employer branding non si limita solo alla trasparenza, ma richiede anche una forte cultura della condivisione. Questa condivisione si esprime attraverso i valori, le missioni e le esperienze dei dipendenti. Creare e condividere contenuti autentici significa dare voce a chi contribuisce al successo dell’azienda, ogni giorno. I dipendenti diventano così gli ambasciatori del brand, perché nessuno meglio di loro può raccontare in modo genuino e diretto che cosa significa lavorare in quel luogo.
Condividere le storie e le esperienze non solo rafforza la cultura interna, ma permette anche di attrarre persone che si identificano con quella stessa cultura. Se le aziende vogliono trovare i talenti migliori, devono essere in grado di dimostrare che non stanno solo cercando “risorse umane”, ma che stanno costruendo un team unito e motivato. E per farlo, devono aprirsi, condividendo quotidianamente cosa vuol dire essere parte di quel team.
Lo storytelling come strumento di coinvolgimento
Uno degli strumenti più potenti dell’employer branding è lo storytelling. Raccontare le storie di chi lavora in azienda significa dare un volto e un’anima al brand. Attraverso lo storytelling è possibile rappresentare non solo i successi, ma anche le sfide, i momenti di crescita e persino gli errori. Questo modello di narrazione rende l’azienda più umana, accessibile e riconoscibile, in un mondo sempre più dominato dalla tecnologia in cui le persone, proprio per questo, cercano un legame e una connessione che siano reali.
In questo contesto, condividere le esperienze dei dipendenti, i progetti a cui lavorano e la passione che li guida, può fare la differenza non solo nell’attrarre talenti ma anche nel costruire un rapporto solido con i clienti. Naturalmente, i prodotti o i servizi offerti dall’azienda devono essere di qualità eccellente e proposti attraverso una comunicazione efficace; ma ciò deve riflettersi anche nell’impegno che l’azienda promette alle persone che contribuiscono a renderla grande. E che dovrà essere in grado di mantenere.
Se fatto bene, l’employer branding contribuisce a creare una cultura aziendale forte, basata su valori condivisi e ottenendo un duplice risultato: il brand cresce agli occhi del pubblico “esterno” e, al contempo, i dipendenti sviluppano un senso di appartenenza e di orgoglio verso l’azienda.
Miss Key & Mr. Wolf aiuta le aziende italiane a sviluppare strategie di employer branding che partono dalla verità e dalla cultura aziendale esistente. Lavoriamo con le organizzazioni per ascoltare le storie, per poi raccontarle in modo autentico e coinvolgente, al fine di creare un brand che non solo attragga talenti, ma che costruisca relazioni di valore, sia con i dipendenti sia con i clienti. Ascoltiamo l’azienda, ne seguiamo l’evoluzione nel tempo creando una cultura della content creation che permetta di valorizzare ogni contributo. Infine, costruiamo una policy per la condivisione dei contenuti sui social da parte dei dipendenti, affinché diventino veri e propri ambassador del brand. Attraverso la creazione di contenuti, interviste e storytelling, aiutiamo le aziende a raccontare la loro identità, rendendo il brand vivo e autentico.