In un autunno di recessione imminente, come quello che sta colpendo il Veneto, investire in comunicazione e formazione diventa la scelta strategica più lungimirante per affrontare le sfide del futuro.
La crisi può essere un momento per ripensare il proprio modello di business, per investire nelle competenze digitali e per preparare il terreno per una ripartenza che, inevitabilmente, arriverà.
grafica e strategia
La recessione: parola che si teme, che fa tremare, che evoca immagini di serrande abbassate e opportunità perse. La notizia è ormai su tutti i giornali: il Veneto, un tempo culla del miracolo economico italiano, è alle prese con una nuova crisi che rischia di trasformare l’antico splendore in un ricordo sbiadito. Le aziende chiudono, i lavoratori sono a rischio e il sistema produttivo regionale, un tempo fiore all’occhiello dell’economia nazionale, si trova in difficoltà. Ma proprio in momenti come questo, quando il vento soffia contro, è il momento di investire e di guardare oltre l’immediato.
Non è tempo di tagliare la comunicazione
Secondo una recente indagine di Nielsen, le aziende che hanno continuato a investire in marketing durante i periodi di recessione hanno visto un incremento medio del 256% in termini di visibilità rispetto a quelle che hanno ridotto i budget di comunicazione.
Una delle prime reazioni alla recessione è tagliare tutto ciò che sembra non strettamente necessario: il marketing, la comunicazione, la formazione. Tuttavia, queste voci di bilancio rappresentano molto di più di semplici spese: sono gli investimenti più importanti che un’impresa possa fare per garantirsi un futuro. Ridurre la comunicazione, proprio quando il mercato è più fragile, equivale a diventare invisibili. Ed essere invisibili in un contesto competitivo è il modo migliore per sparire.
Lo abbiamo visto accadere in molte occasioni, anche nella nostra storia recente: le aziende che riescono a sopravvivere e, addirittura, a prosperare in momenti di crisi, sono quelle che investono strategicamente, non quelle che aspettano passivamente che la tempesta si plachi. La comunicazione è lo strumento che permette alle imprese di posizionarsi, di raccontare la propria storia, di entrare in relazione con i clienti. Ed è proprio questa relazione che diventa essenziale in tempi difficili, quando il cliente è più attento, più cauto e più riflessivo nelle sue decisioni di acquisto.
Formare per comunicare: i dipendenti come ambasciatori del brand
Un rapporto di McKinsey mostra come le aziende che hanno investito nella formazione dei propri dipendenti in ambito digitale abbiano registrato un aumento della produttività fino al 25%. Questo dato sottolinea l’importanza di considerare la formazione non come un costo, ma come un’opportunità strategica.
Un altro investimento spesso trascurato è quello nella formazione dei dipendenti, in particolare nella loro capacità di comunicare. Nella realtà del Veneto, fatta di piccole e medie imprese manifatturiere, è essenziale trasformare ogni dipendente in un ambasciatore del brand. Formare i propri collaboratori a comprendere il valore della comunicazione digitale, dei social media, e a saper raccontare l’azienda è una risorsa strategica di enorme valore.
Oggi più che mai le persone si fidano delle persone. Le connessioni autentiche, che nascono dal racconto genuino di chi lavora in azienda hanno un impatto enorme. Pensiamo, ad esempio, alla capacità di un responsabile della produzione di raccontare sui social media il processo di creazione di un prodotto: non è solo un modo per fare marketing, è un’opportunità per dimostrare competenza, passione e per far emergere il lato umano del lavoro. Gli investimenti in formazione sui contenuti digitali rappresentano quindi un’opportunità per rinnovare il modello di business delle piccole imprese e superare quella logica stagnante del “piccolo è bello“, che oggi non funziona più.
Raccontare la resilienza: la comunicazione come antidoto alla crisi
In un contesto in cui si parla molto di crisi e poco di speranza, la comunicazione diventa anche un antidoto al pessimismo, un modo per raccontare non solo le difficoltà, ma soprattutto le risposte a quelle difficoltà. Una comunicazione ben strutturata, trasparente e coerente permette all’azienda di mostrare la propria resilienza e di ispirare fiducia. Non una fiducia generica, ma la fiducia di clienti che, anche in tempi incerti, scelgono di investire nei vostri prodotti e servizi, perché vedono in voi un partner affidabile e lungimirante.
Come ha sottolineato Seth Godin, uno dei più celebri esperti di marketing, “le persone non comprano prodotti e servizi, comprano relazioni, storie e magia.” Ed è proprio in tempi di crisi che bisogna investire sulla relazione, sul racconto, sulla costruzione di fiducia. Ed è esattamente questo tipo di approccio che può trasformare la crisi in un’opportunità per crescere e distinguersi.
Esempi concreti: chi ha investito in comunicazione e ha vinto
Anche nel contesto veneto ci sono esempi virtuosi di aziende che, invece di tagliare i costi di marketing e comunicazione, hanno deciso di rilanciare, investendo sul proprio brand e sulla formazione dei propri collaboratori. Pensiamo a quelle piccole realtà che hanno deciso di puntare sull’e-commerce e sulla creazione di contenuti autentici per promuovere i propri prodotti: artigiani che hanno aperto le porte dei loro laboratori, raccontando il dietro le quinte sui social media e che sono riusciti a creare comunità di clienti fedeli proprio in un periodo in cui molti abbandonavano la speranza. Oppure, pensiamo a quelle imprese della ristorazione che hanno scommesso sul food delivery e che, attraverso campagne di comunicazione creative, hanno mantenuto vivo il rapporto con i loro clienti anche nei momenti di lockdown più duri.
Guardare oltre la crisi: il futuro si costruisce oggi
La situazione è difficile e non ci sono facili soluzioni. Ma una cosa è certa: restare fermi non è la risposta. Il Veneto ha bisogno di rilanciare, di innovare, di sapersi raccontare in maniera nuova. La crisi può essere un momento per ripensare il proprio modello di business, per investire nelle competenze digitali e per preparare il terreno per una ripartenza che, inevitabilmente, arriverà. Chi saprà utilizzare questo tempo per comunicare meglio, per connettersi in modo più profondo con i propri clienti e per rendere ogni dipendente un ambasciatore del brand, non solo supererà la crisi, ma sarà pronto a prosperare nel futuro.
La comunicazione non è mai solo una questione di parole: è una questione di sopravvivenza, di crescita, di futuro. E in questo futuro, crediamo fortemente che ci sia spazio per chi decide di investire, anche quando tutto sembra suggerire il contrario. E noi di Miss Key & Mr. Wolf siamo pronti a supportare le aziende del territorio in questo percorso.