I follower non servono a vendere. Servono engagement, fiducia e audience giusta. Puoi avere 500 follower (tutti tuoi potenziali clienti) e generare più business di uno con 50.000 follower casuali. Quello che conta: quanti ti scrivono, quanti condividono, quanti poi comprano. Follower è metrica di vanità, conversioni è metrica di business.
consulenza, strategia, branding.
10.000 follower = tanti clienti. Vero? Falso. I follower sono una metrica di vanità. Puoi avere 500 follower e fatturare più di uno con 20.000. Quello che conta è l’engagement, la fiducia, e soprattutto: quanti di quei follower sono tuoi potenziali clienti.
“Voglio arrivare a 10.000 follower“.
“Con tanti follower vendo di più“.
“Lui ha 20.000 follower, deve fatturare un sacco“.
Sbagliato. Sbagliato. Sbagliato.
I follower sono la metrica più sopravvalutata del marketing.
E la più inutile se vuoi vendere.
Te lo dico brutalmente: puoi avere 50.000 follower e fatturare zero.
Viceversa: puoi avere 500 follower e generare €100.000 all’anno.
Ti spiego perché.
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I follower sono una metrica di vanità
Sai cos’è una vanity metric? Un numero che ti fa sentire bene ma non impatta il fatturato.
Esempi:
- visite al sito (ma quante convertono?)
- like ai post (ma quante vendite?)
- follower (ma quanti sono tuoi potenziali clienti?)
Il problema dei follower:
Non sono tutti tuoi clienti
Hai 10.000 follower? Bello. Ma quanti:
- sono nella tua zona geografica?
- hanno il budget per comprare da te?
- hanno il problema che tu risolvi?
Se la risposta è “boh“, quei follower non valgono niente.
L’algoritmo non li raggiunge
Hai 10.000 follower su Instagram. Pubblichi un post. Quanti lo vedono?
200-500 (2-5%). Gli altri 9.500? Nemmeno sanno che hai pubblicato.
Quindi stai lavorando per 200 persone, non 10.000.
I follower si comprano
Ci sono servizi che vendono follower: €50 per 5.000 follower.
Sono bot, account fake, persone dall’altro capo del mondo.
Zero engagement. Zero vendite.
Ma il numero è alto.
E questo inganna.
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Il caso reale che spiega tutto
Profilo A: 25.000 follower
- settore: consulenza marketing
- post medio: 80 like, 2 commenti
- engagement rate: 0,3%
- clienti dai social ultimi 6 mesi: 1
Profilo B: 680 follower
- settore: consulenza marketing
- post medio: 35 like, 8 commenti, 3 condivisioni
- engagement rate: 6,7%
- clienti dai social ultimi 6 mesi: 7
Chi vende di più? Il profilo B.
Perché?
Profilo A: Follower comprati o acquisiti con giveaway. Nessuno è cliente potenziale.
I post non generano conversazioni.
Zero fiducia.
Profilo B: Follower organici, tutti del settore. Ogni post genera conversazioni vere.
Le persone lo contattano in privato.
Fiducia alta.
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Cosa conta davvero (le metriche che pagano)
Dimentica i follower. Guarda questi numeri:
1. Engagement rate
Formula: (Like + Commenti + Condivisioni) / Follower × 100
- sotto 1%: il tuo pubblico è morto o fake
- 1-3%: media, puoi migliorare
- sopra 3%: ottimo, il pubblico è vivo e interessato
Perché conta: engagement = le persone ti ascoltano. E chi ascolta, prima o poi compra.
2. DM (messaggi privati)
Quante persone ti scrivono dopo un post?
- 0-1 al mese = contenuti non rilevanti
- 3-5 al mese = stai andando bene
- 10+ al mese = sei nella testa delle persone giuste
Perché conta: Un DM è un contatto caldo. È già interessato. È un potenziale cliente.
3. Click al sito
Quante persone cliccano il link in bio o nelle stories?
Puoi misurarlo con Google Analytics: Sorgente → Social.
Perché conta: Il click significa “voglio saperne di più”. È il primo passo verso la vendita.
4. Richieste/preventivi generati
Quante richieste di preventivo/contatto ricevi dai social in un mese?
Questo è l’unico numero che conta davvero.
5. Clienti acquisiti
Quanti clienti arrivano dai social in 6 mesi?
Se la risposta è zero, i social non stanno lavorando per te.
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Come costruire un pubblico che compra (non che guarda)
Step 1: Definisci chi vuoi attrarre
Non “tutti”. Ma il tuo cliente ideale.
Esempio:
- zona: Lombardia/Veneto
- settore: Aziende manifatturiere 10-50 dipendenti
- problema: Faticano a trovare nuovi clienti
Ogni post deve parlare a LUI. Non alla massa.
Step 2: Crea contenuti che risolvono problemi
Non postare:
- frasi motivazionali
- “Buongiorno” con foto casuale
- autoreferenziali “Oggi abbiamo fatto X“
Posta:
- errori comuni nel tuo settore
- come risolvere problema specifico
- case study (anche anonimi)
- domande + risposte
Step 3: Commenta più di quanto pubblichi
Se pubblichi 3 volte a settimana, devi commentare 10 volte a settimana nei profili dei tuoi clienti ideali.
Le relazioni si costruiscono nelle conversazioni, non nei post.
Step 4: Rispondi a TUTTI i commenti
Qualcuno commenta il tuo post? Rispondi. Sempre.
Crea conversazione. Fai domande. Approfondisci.
Un commento ignorato è un’opportunità persa.
Step 5: Usa le DM strategicamente
Qualcuno commenta spesso i tuoi post? Scrivigli in privato.
Non per vendere. Per conoscerlo.
“Ciao Marco, vedo che segui i miei contenuti. Ti posso chiedere che tipo di azienda hai?”
Conversazione → Relazione → Fiducia → Vendita.
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Il test dei 100 follower
Vuoi sapere se i tuoi follower valgono?
Guarda gli ultimi 100 follower.
Quanti:
- hanno un’azienda nel tuo target?
- sono nella tua zona?
- potrebbero comprare da te nei prossimi 6 mesi?
Se la risposta è meno di 20, stai attirando le persone sbagliate.
Se è più di 50, sei sulla strada giusta.
La verità brutale
500 follower giusti > 10.000 follower casuali.
I social non sono una gara di popolarità. Sono uno strumento di business.
Non serve essere famosi. Serve essere rilevanti per le persone giuste.
Bottom line: Smetti di inseguire i follower. Inizia a costruire relazioni.
Il numero sale da solo.
E con lui, il fatturato.